Opere ottico tattili

La “Creazione” di Michelangelo, prima opera realizzata con il metodo Ottico-TattileDa alcuni anni la Stamperia realizza riproduzioni in rilievo di opere pittoriche/visive, mediante il metodo di scomposizione in "piani ottico-tattili" dalla stessa sviluppato ed adottato.

Il metodo è stato elaborato e sperimentato partendo da alcuni concetti cardine:

a) In primo luogo pretendere di descrivere un quadro esclusivamente attraverso la distribuzione dei colori, a chi non ha mai visto, è obbiettivamente inutile, al contrario descrivere le forme, il contenuto e quindi l'ambiente che un quadro rappresenta significa trasmettere un'informazione per la sua fruibilità

b) La percezione visiva, che al senso comune appare come qualcosa di assolutamente immediato, è il risultato di una serie di complessi processi di elaborazione che si realizzano in maniera del tutto automatica ed implicita. Tali processi funzionano in parallelo e solo la successiva integrazione delle varie informazioni permette l'intera percezione dell'oggetto.

c) Normalmente nella trasformazione di un'immagine in un rilievo, quando vi è una struttura molto complessa, per semplificare l'apprendimento delle informazioni si ricorre alla scomposizione dell'immagine in più piani.

d) Se un «artista» quando realizza un dipinto segue delle regole visive, perché non scomporre un quadro in più livelli seguendo proprio le stesse regole visive che lo hanno creato? Perché non utilizzare quindi un percorso informativo simile a quello che utilizza la nostra mente?

Su questi concetti è nato il metodo di scomposizione in "piani ottico-tattili". Esso consiste nello studiare il processo di scomposizione di un'immagine da parte del cervello umano ed applicarlo alla realizzazione di un quadro tattile su più livelli. In questo modo il processo di acquisizione del non vedente sarà lo stesso utilizzato dal vedente.

Il non vedente viene guidato a leggere l'opera in un percorso semplificato attraverso la propria percezione tattile dell'opera stessa, seguendo contemporaneamente le leggi della percezione visiva. Si andrà da un pannello d'insieme, il colpo d'occhio della percezione visiva, dove si riconosce la struttura, ma risulta complesso coglierne i particolari, a delle semplificazioni successive che avranno in evidenza pochi elementi e quella consequenzialità temporale e costruzione per frammenti che si ricompongono, caratteristica della percezione tattile.

Per ottenere maggiori dati ed informazioni, è stato chiesto ad un campione di circa 200 persone vedenti di età compresa tra 4 e 80 anni, di cultura ed estrazione sociale diversa, di esprimere le proprie percezioni sull'immagine proposta, mediante delle brevi e ripetute osservazioni. Da questa indagine sono emersi i parametri poi adottati per la scomposizione dei piani ottico-tattili.

È bene precisare che non si tratta di una scomposizione basata su livelli di profondità secondo una sequenza del tipo: sfondo, figure in secondo piano, figure in primo piano, soggetto; tuttavia per alcune opere entrambi i metodi di scomposizione potrebbero coincidere.

La disposizione del percorso risulta funzionale alla ricomposizione dell'immagine che avviene nel cervello per passaggi successivi. L'immagine che si ricompone alla fine del percorso suggerito permette al non vedente di avere la completa conoscenza dell'opera appena descritta nella sua visione ottico-tattile.

La metodologia proposta mette in evidenza gli elementi che possono essere trasmessi efficacemente ad un non vedente: la struttura del quadro, la composizione, il bilanciamento delle masse e delle linee di forza, elementi fondamentali per la comprensione dell'opera stessa.

  • Opere ottico-tattili realizzate dalla Stamperia:
  • La Creazione di Michelangelo
  • Figura di Donna
  • Testa di Medusa
  • Le demoiselles de Avignone

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